ASSIETTA 2

di Roberto Mazzetta

Una pedalata d'alta quota parte seconda  di Roberto Mazzetta

Tempo fa descrissi un famoso e splendido itinerario sulla strada dell' Assietta partendo dal passo Basset fino al colle dell'Assietta. Ora è la volta della seconda parte del percorso. Senza esagerare nelle salite estreme, (Amici della bici ma anche di noi stessi!) si giunge in macchina sino al Colle della Finestra (m.2176). E' un valico che divide la val Susa dalla val Chisone, pertanto si può salire o da Susa città seguendo le indicazioni per il Colle della Finestra o dalla località Depot appena prima di Fenestrelle se si opta per il versante della val Chisone. Salendo da Susa al colle (presso il quale già si scorge una prima fortificazione) si scendono circa 200 metri nell'altro versante fin dove, sulla destra, parte una sterrata sbarrata e con tabelloni esplicativi. Si lascia la vettura e si inizia a salire. E' ovviamente un vecchia strada militare, il fondo è discreto e la pendenza abbastanza costante (costantemente ripido). Si salgono a zig-zag i ripidissimi pratoni in direzione del colle della Vecchia caratterizzato dal roccione chiamato il dente della vecchia. Il paesaggio e l'ambiente è splendido: sempre oltre quota 2000 si pedala nella prateria d'alta quota con macchie di bassi fiorellini dai colori intensi. Tappa interessantissima è alla Punta del Mezzodì dove sorgeva la stazione eliografica mediante la quale i militari del genio trasmissioni comunicavano con le altre postazioni con un ingegnoso telegrafo ottico. Una deviazione assolutamente consigliabile è la salita alla cima Ciantiplagna (2849 m.). Presso il cartello indicatore si può lasciare la bici e raggiungere la sommità in una ventina di minuti di cammino. Volendo, un po' pedalando e un po' a spinta, si può salire in vetta con la mtb: dipende solo se polpacci, polmoni e cuore sono della vostra opinione. Tra salite, falsopiano e discese si giunge al Gran Serin. E' uno dei punti chiave del sistema di fortificazione dell'Assietta. L'imponenza delle strutture impressiona, sopratutto se si considera l'elevata quota del posto: siamo a 2610 m. Tavoloni in legno e tabelloni invitano a una sosta. Una breve digressione ci porta alla sommità del Gran Serin dove sarà divertente avventurarsi tra bunker, trincee, camminamenti in galleria e postazioni d'artiglieria. Ora ci attende una bella discesa anche se bisognerà porre attenzione al fondo un po' sconnesso. Eccoci al Colle dell'Assietta (2472 m.) dove ci si collegherà con la strada provinciale 173, la vera e propria strada dell'Assietta. Procedendo verso monte si arriverebbe a Sestriere, noi, invece, piegheremo a sinistra e, con inebriante discesa, su uno sterrato in condizioni decisamente migliori, arriveremo in località Pian d'Alpe (1950m.). Siamo su asfalto e non ci resta che risalire lentamente i 200 metri di dislivello sino  a raggiungere la nostra vettura e chiudere così l'anello.
Abbiamo pedalato per 27 chilometri e il dislivello a piedi e in bici raggiunge tranquillamente i mille metri.